Google ha detto “SI” ai contenuti generati automaticamente dalle AI!
E lo ha fatto aggiornando il documento ufficiale di riferimento “Creating helpful, reliable, people-first content”.
Google ha fatto chiarezza sul suo approccio verso i contenuti generati dalle AI nei risultati di ricerca, Probabilmente si è resa conto che sarà invasa dai contenuti delle AI e si sarebbe trovata a tagliare fuori una quantità inverosimile di contenuti.
Tutto sommato se i contenuti sono buoni… perchè privarsene?? Basta che seguano le linee guida per la produzione di contenuti di qualità.
I sistemi di classificazione di Google hanno l’obiettivo di identificare i contenuti che dimostrano competenza, esperienza, autorità e affidabilità (E-E-A-T), cosa che è ben spiegata nel documento ufficiale.
Qualità prima di tutto, non importa se generata con una AI
Come è possibile leggere sul blog ufficiale, Google premierà i contenuti generati automaticamente dalle AI se rispettano le linee guida e se si dimostrano essere effettivamente di valore.
In precedenza la politica di Google vietava i contenuti generati automaticamente ma ora ha deciso di premiare i contenuti di alta qualità, indipendentemente dal modo in cui sono stati generati concentrandosi sulla qualità del contenuto piuttosto che sul metodo di produzione.
Continuerà sempre a premiare i contenuti originali e affidabili che dimostrano competenza, esperienza, autorevolezza e affidabilità (Google E-E-A-T).
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Questo obiettivo è stato al centro di Google sin dalla sua fondazione e continua a essere una priorità come dimostrato dai suoi sistemi di protezione e innumerevoli aggiornamenti agli algoritmi di spam.
Ecco quando Google vieta e punisce l’Automazione e i Contenuti Generati dalle AI
L’utilizzo di automazione per generare contenuti con l’obiettivo primario di manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca (AI incluse) viola le politiche anti-spam di Google.
SpamBrain è sempre pronto a spezzare le gambe, fate attenzione.
Google comunque riconosce che non tutto l’utilizzo della automazione e di contenuti generati da AI è spam.
Ad esempio i publisher automatizzano contenuti utili come risultati sportivi, previsioni meteorologiche e trascrizioni.
Google sta evolvendo la sua visione sui contenuti generati dalle AI passando da una totale proibizione ad un approccio più permissivo che premia la qualità del contenuto.
Questo cambiamento segna un importante passo avanti per l’integrazione delle tecnologie di IA nella produzione di contenuti e sicuramente aiuterà i publisher a creare contenuti più utili e affidabili per i propri lettori.
È importante che i publisher seguano le linee guida di Google per produzione dei loro contenuti fin troppo spesso sento qualcuno dire “Ma come mai ho perso tutto questo traffico all’improviso??”
Come Consulente SEO Napoli e Italia, so bene quanto siano importanti i contenuti ed è innegabile quanto l’intelligenza artificiale sia prepotentemente entrata nella vita di tutti i giorni… meglio stare con gli occhi aperti!